Obiettivi di Ricerca per sconfiggere il Parkinson
Nel mese di aprile 1998 si riunì un gruppo di medici, ricercatori e scienziati di diversa estrazione, tutti interessati allo studio della malattia di Parkinson, che decisero di unire i loro sforzi nella convinzione che solo con un approccio assai ampio che insegue molteplici obiettivi si possano raggiungere i risultati migliori. L'elaborazione del programma di ricerca fu coordinata dal Prof. Premio Nobel Renato Dulbecco, patrocinata dall’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) e sostenuta dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson.
I risultati del programma di ricerca a distanza di un decennio sono presentati qui di seguito, suddivisi nei cinque progetti originali:
- Progetto genetico
- Neurotossicità ambientale e malattia di Parkinson
- Ruolo della neuromelanina nella genesi della malattia di Parkinson
- Ruolo degli anticorpi anti-nigra nella progressione della malattia di Parkinson (*)
- Trapianto di cellule staminali per la terapia della malattia di Parkinson
(*) questo filone di ricerca non ha prodotto nessun risultato.
Nel frattempo la Presidenza della Fondazione Grigioni, convinta che, come disse Rockfeller, le risorse richieste per la ricerca scientifica sono infinite, mentre quelle disponibili sono limitate e devono pertanto essere usate in maniera intelligente, decise di impegnare la maggior parte delle proprie risorse in tre progetti fondamentali: la costituzione e nel mantenimento nel tempo di tre Banche Dati, che costituiscono la base indispensabile per lo svolgimento di numerose ricerche non realizzabili prima a causa della mancanza di una raccolta sistematica di dati sulla malattia in un elevato numero di pazienti per molti anni:
Le Banche Dati presso il Centro Parkinson ASST Pini-CTO di Milano (ex ICP) hanno permesso la conduzione di una serie di ricerche su importanti sviluppi nella gestione della malattia di Parkinson, quali l’utilizzo di nuove tecniche diagnostiche basate sull'acquisizione di neuroimmagini, come DATScan e la introduzione in clinica di nuove terapie, tra cui la stimolazione cerebrale profonda.
Queste ricerche possono essere suddivise in cinque grandi filoni:
- L'ottimizzazione della terapia antiparkinsoniana sintomatica con farmaci in commercio
- Uso delle tecniche per neuroimmagini nella diagnosi dei parkinsonismi
- Microtubuli nella cellula coinvolti nello sviluppo della malattia
- Lo studio sui gemelli
- Il ruolo della flora intestinale (microbioma)
Il terzo grande programma di ricerca, avviato nel 2009, si concentra sugli aspetti epidemiologici vale a dire sulla risposta ai fattori di rischio delle popolazioni, quali sono i motivi per cui alcune popolazioni si ammalano più di altre, allo scopo di identificarne le cause sia genetiche che ambientali. Per rispondere a questo fondamentale quesito è stato istituito il Progetto "Africa" che consiste in un programma di ricerca sulle popolazioni indigene di quella regione. Questo progetto costituisce per la Fondazione una occasione unica di studiare il Parkinson in un continente che non ha mai conosciuto i trattamenti finora sviluppati, e che quindi si trova in una condizione simile all'Europa dell'800. Altri programmi sono in corso di avviamento sulle popolazioni dell'America latina. I risultati preliminari di queste ricerche sono in fase di pubblicazione. Il progetto Africa ha portato allo sviluppo del progetto "Mucuna pruriens", un legume ad alta concentrazione di Levodopa, come alternativa terapeutica a basso costo per i paesi in via di sviluppo.
Qui di seguito viene spiegato come viene pubblicata una ricerca su una rivista scientifica e quali sono le regole che i ricercatori sono tenuti a seguire per la comunicazione dei loro risultati:
Le pubblicazioni come indice di qualità delle ricerche svolte
Ed infine vengono elencati i principali articoli pubblicati sulle riviste scientifiche a seguito di studi finanziati dalla Fondazione Grigioni.