Malattia di Parkinson: il ruolo delle malattie infiammatorie intestinali e dell’asse intestino-cervello
Il “sistema nervoso enterico” rappresenta una componente di sistema nervoso che controlla e regola l’apparato gastrointestinale.
Negli ultimi anni si sta indagando il suo ruolo, insieme a quello dell’intestino, nell'inizio e/o nello sviluppo della malattia di Parkinson. È stato dimostrato che i pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali hanno un'incidenza di malattia di Parkinson superiore al 28%.
Alcuni studi hanno dimostrato delle interazioni intestino-cervello che potrebbero essere rilevanti per malattie neurodegenerative quali la malattia di Parkinson.
Gli autori si sono soffermati soprattutto sulla possibile azione della corteccia insulare (un'area cerebrale che appariene al lobo temporale), poiché è ritenuta essere un’area del cervello correlata all’elaborazione delle informazioni viscerali.
Questi studi suggeriscono che la malattia di Parkinson possa avere inizio nel sistema nervoso dell'intestino per poi diffondersi lungo i nervi che arrivano al cervello. Si ipotizza, inoltre, che l'infiammazione intestinale e la conseguente maggiore permeabilità intestinale possano essere la causa di aggregazione dell'α-sinucleina, fenomeno tipico della malattia.
Pertanto, le terapie mirate a regolare l’asse intestino-cervello possono ridurre l’infiammazione intestinale e quindi, con buone probabilità, il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative.
CONSIGLI NUTRIZIONALI:
Per avere un intestino in salute si consiglia di:
Variare il più possibile la dieta;
Mantenere una dieta ad alto tenore di fibre (20-35 grammi di fibre giornaliere) aumentando il consumo di alimenti integrali, frutta e verdura, legumi;
Apportare un’adeguata quantità di acqua;
Avere uno stile di vita sano, che preveda lo svolgimento costante di un’attività fisica moderata;
Fare dei cicli di probiotici e/o consumare quotidianamente alimenti contenenti fermenti lattici vivi.
A cura delle dott.sse Michela Barichella, medico Dietologo e Serena Caronni, biologa Nutrizionista
FONTE: Olszewska DA, Lang AE. The Role of Insular Cortex in Gut-Inflammation Memory: What Does It Mean for Parkinson's Disease? Mov Disord. 2022 Apr;37(4):700-701. doi: 10.1002/mds.28975. Epub 2022 Mar 1.
Notizie correlate
- Oligomeri di alfa-sinucleina in biopsie della pelle di pazienti gemelli monozigoti ed idiopatici con malattia di Parkinson
- Studio sull'uomo con UB-312, un vaccino contro l'alfasinucleina
- Aggregazione dell’α-sinucleina a livello del bulbo olfattivo
- Associazione tra alpha-synucleina e alpha tubulina nel Parkinson
- Un potenziale biomarcatore della malattia di Parkinson: l'α-sinucleina nelle vescicole extracellulari plasmatiche
- Accumuli di alfa-sinucleina
- Prendere di mira l'alfa-sinucleina nella malattia di Parkinson
- Alfa-sinucleina e proteina tau importanti per il Parkinson anche in Italia
- Propagazione di alfa-sinucleina dall'intestino al cervello dimostrata nel topo
- Promettono bene i nuovi traccianti della alfa-sinucleina per PET
- Scoperto perchè l'accumulo di alfa-sinucleina è tossico
- Alfa-sinucleina e microtubuli: scoperto un collegamento
- Alfa-sinucleina nel sangue per diagnosticare il Parkinson?
- Ripulire i neuroni dagli accumuli di alfa-sinucleina
- Alfa-sinucleina aggregata non ripara più il DNA
- Osservata la propagazione di alfa-sinucleina mal-ripiegata
- Chi costruisce alfa-sinucleina lentamente potrebbe ammalarsi di Parkinson