Le risonanza magnetica facilita la diagnosi differenziale tra degenerazione striatonigrica e Parkison
Un protocollo a sezione sottile con eco e spin convenzionali individua alterazioni del putamen con una sensibilità superiore ai protocolli convenzionali
E' stata valutata la capacità di un protocollo a sezione sottile con eco e spin convenzionali per la generazione di immagini con la risonanza magnetica dei gangli basali di identificare correttamente i pazienti che non hanno la malattia di Parkinson (specificità) e che ce l'hanno (sensibilità) in 24 pazienti affetti dalla variante striatonigrica della Atrofia Multisistemica e in 27 pazienti con malattia di Parkinson.
Il protocollo ha permesso di individuare anche segni lievi di degenerazione nel putamen con buoni livelli di specificità e livelli di sensibilità superiori a quelli conseguiti con protocolli RM tradizionali.