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25 anni, diagnosi di malattia di Parkinson e gravidanza. Che fare?

I consigli di un neurologo ad una mamma in attesa affetta da malattia di Parkinson

La gravidanza è rara tra le donne affette da malattia di Parkinson, non perché la malattia compromette la fertilità, ma perché generalmente si sviluppa nella seconda metà della vita, e può accadere nelle donne affette dalle forma ad insorgenza giovanile. I consigli forniti dal Dr Lawarence Golbe (neurologo) ad una paziente di 25 anni con malattia di Parkinson ad esordio giovanile residente in India, che ha consultato il sito web della associazione Parkinsoniani su Internet dopo avere scoperto di essere incinta di 3 settimane, sono riassunti qui di seguito.
1) Preoccupazione che il bambino erediti la malattia di Parkinson: La probabilità che una persona qualunque sviluppi la malattia di Parkinson nel corso della sua vita è del 4 per mille. Il rischio aumenta fino al 5%, se uno dei genitori è affetto da malattia di Parkinson. Vi sono alcune forme ereditarie di malattia di Parkinson ad esordio giovanile, ma la malattia viene trasmessa in maniera recessiva; questo significa che entrambi i genitori devono trasmettere un gene anormale perché il bambino sviluppi la malattia. Pertanto, a meno che anche il padre abbia una forma ereditaria di malattia di Parkinson ad esordio giovanile in famiglia, il bambino ha un rischio molto basso di contrarre la malattia, anche se la madre fosse affetta da una forma ereditaria della malattia ad esordio giovanile.
2) Precoccupazione che la terapia antiparkinsoniana possa danneggiare il feto: Sono state riscontrate diverse anomalie fetali solo con l?amantadina, non con gli altri farmaci antiparkinsoniani. Tuttavia è disponibile una esperienza sufficiente in gravidanza per documentare la sicurezza del farmaco solo con la bromocriptina. La levodopa non è consigliabile come farmaco iniziale per una paziente così giovane.