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Scaturite da notte brava con l’Ecstasy nuove prospettive per la terapia della malattia di Parkinson?

La droga restituisce a parkinsoniano ex-acrobata le sue capacità. La Università di Manchester indaga.

LA BBC ha recentemente mandato in onda una documentazione filmata delle capriole che un ex-acrobata ed ex-controfigura in film famosi quali Braveheart e Frankenstein riesce a fare dopo avere ingerito una compressa di Ecstasy, nonostante la malattia di Parkinson di cui è affetto. L’ex-acrobata ha fatto questa scoperta per caso durante una notte al night con gli amici e lo ha comunicato ad una giornalista che effettuava delle ricerche sulla malattia. L’efficacia della droga è stata documentata mediante tecniche di neuroimmagini alla Università di Manchester.
I ricercatori sono sorpresi, perché l’Ecstasy è una droga che appartiene al gruppo delle anfetamine ed incrementa i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore connesso alle emozioni e non alla funzione motoria, come la dopamina, la cui produzione è ridotta nella malattia di Parkinson.
I ricercatori della Università di Manchester stanno ora cercando di identificare una componente dell’Ecstasy che mantenga l’effetto sulla funzione motoria senza gli effetti dannosi della droga, che altera la percezione e provoca vuoti di memoria e depressione.

Margolis J Time 18 Feb 2001