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La neurostimolazione a lungo termine come valida terapia per i pazienti con grave compromissione della funzionalità motoria

Elettrodi impiantati nel cervello a lungo termine sono ben tollerati ed efficaci nel controllare il tremore, la difficoltà nei movimenti e la rigidità

Presso la Università di Grenoble (Francia) sono stati trattati con varie tecniche di neurostimolazione pazienti affetti da disturbi del movimento, a cui erano stati impiantati nel cervello elettrodi a lungo termine collegati ad uno stimolatore programmabile. In 91 pazienti affetti da malattia di Parkinson la metodica ha permesso di controllare il tremore per periodi fino a 11 anni. In 51 pazienti con acinesia (difficoltà nei movimenti) e rigidità, essa ha indotto un miglioramento sintomatologico così spiccato, che i pazienti hanno potuto ridurre le dosi dei loro medicinali del 30-50%, mentre in altri 12 pazienti ha controllato completamente movimenti involontari anormali. Gli effetti collaterali sono stati poco frequenti, di scarsa entità e reversibili. Questi risultati mostrano che la neurostimolazione rappresenta una terapia efficace e sicura rispetto alla terapia chirurgica lesionale per i pazienti con grave compromissione della funzionalità motoria.