La simvastatina riduce il rischio di sviluppare la MdP
CHI ASSUME UNA TERAPIA CONTRO IL COLESTEROLO ALTO POTREBBE ANCHE RIDURRE IL RISCHIO DI SVILUPPARE LA MALATTIA DI PARKINSON
Ricercatori Americani hanno analizzato i dati di una banca dati Americana contenenti informazioni sulle condizioni di salute e sulle terapie assunte da 4,5 milioni di persone allo scopo di verificare se le statine, farmaci che vengono prescritti per ridurre il colesterolo alto, riducono il rischio di sviluppare la demenza e la malattia di Parkinson.
La banca dati (US Veterans Affairs database) conteneva dati relativi a più di 700.000 persone anziane (aventi 65 anni o più) in trattamento con la simvastatina ed a circa 54.000 persone anziane in trattamento con lovastatina ed altre 54.000 in trattamento con atorvastatina.
E' stato stabilito che solo la simvastatina riduce dimezza il rischio di sviluppare demenza nonchè quello di sviluppare la malattia di Parkinson.
I ricercatori pensano che questo sia dovuto al particolare profilo farmacologico della simvastatina, che, contrariamente ad altre statine come la atorvastatina, riesce a penetrare attraverso la barriera ematoencefalica raggiungendo il cervello, e che presenta effetti più potenti contro la formazione del colesterolo di altre statine, come la lovastatina.