Parte il progetto di mappare i circuiti cerebrali
nuova tecnica di risonanza magnetica permette di filmare i circuiti in funzione
È noto che l'acquisizione di neuroimmagini del cervello è molto importante per capirne il funzionamento e, di conseguenza, anche per stabilire i meccanismi alla base di malattie neurologiche come la malattia di Parkinson.
Una delle modalità che permette di vedere bene i tessuti molli è la risonanza magnetica. Purtroppo, fino ad ora, l'acquisizione delle immagini era troppo lenta (una ogni 2-3 secondi) per potere seguire la trasmissione degli impulsi cerebrali, che avvengono in pochi millisecondi. Una nuova tecnica permette di ottenere una scansione completa in poche centinaia di millisecondi per cui comincia a rendere possibile l'acquisizione di filmati del funzionamento cerebrale.
La nuova tecnica, messa a punto presso l'Università di Berkeley in California, verrà applicata nell'ambito del progetto "Human Connectome Project" ("Progetto sulle Connessioni nell'Uomo") sponsorizzato dall'Istituto Nazionale Americano per la Salute (NIH). Il progetto si ripropone di mappare i principali circuiti cerebrali tramite la risonanza magnetica in 1200 persone adulte sane.
La mappa costituirà un riferimento per lo studio dei circuiti nei pazienti con patologie neurologiche e permetterà di stabilire se e come una malattia è causata da anomalie nei circuiti cerebrali.