Discinesie associate ad una riduzione dei trasportatori della dopamina
Lo dimostra uno studio canadese con la PET
Ricercatori canadesi hanno raccolto immagini del cervello di 36 pazienti parkinsoniani. di cui 27 con discinesie (movimenti involontari) e 9 con fluttuazioni motorie senza discinesie. Sono state ottenute immagini tramite la tecnica PET con due traccianti diversi: d-treo metilfenidato marcato con carbonio11, che permette di visualizzare i trasportatori della dopamina, e di-idrotetrabenazina, sempre marcata con carbonio 11, che permette di visualizzare i terminali delle cellule nervose dopaminergiche. Hanno scoperto che i pazienti con discinesie presentavano un rapporto tra trasportatori e terminali nervosi nettamente inferiore rispetto a quelli che non li avevano (mediamente 1,18 rispetto a 1,52).
Si pensa che la riduzione dei trasportatori determina un aumento della quantità di dopamina disponibile a livello delle terminazioni nervose. Nelle prime fasi della malattia questo ha un effetto positivo, in quanto compensa la riduzione della quantità di dopamina presente. Tuttavia, con il tempo questo stimola il metabolismo (eliminazione) della dopamina, causando un aumento delle oscillazioni dei livelli di quest'ultima, legata alla comparsa delle discinesie.