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In futuro i livelli di ferro potrebbero indicare la gravità della malattia di Parkinson

I risultati di uno studio con la risonanza magnetica

Ricercatori canadesi hanno messo a punto una nuova tecnica che permette di misurare in maniera attendibile tramite la risonanza magnetica le concentrazioni di ferro nella sostanza nera, l'area cerebrale maggiormente colpita dalla malattia di Parkinson. Hanno stabilito che le concentrazioni di ferro era significativamente più alte in 26 pazienti parkinsoniani non trattati rispetto a 13 soggetti di controllo non parkinsoniani e che vi è una correlazione tra l'aumento delle concentrazioni di ferro nella metà della sostanza nera opposta al lato del corpo con la sintomatologia parkinsoniana più grave, e la gravità dei sintomi. Sono in corso ulteriori studi per valutare se i livelli di ferro nella sostanza nera potrebbero essere usati come indice della gravità della malattia.

Martin W et al Neurology online 2 January 2008-01-09