Danza contemporanea per i parkinsoniani
Negli ultimi 15 anni c'è stato un interesse crescente verso la danza contemporanea come intervento complementare nei parkinsoniani: la danza agisce attraverso la stimolazione motoria, vestibolare e sensoriale, nonché l'interazione sociale.
La danza contemporanea è stata sviluppata a metà del XX secolo e da allora è diventata uno degli stili dominanti nel mondo della danza professionale. Lo stile è stato inizialmente influenzato dal balletto classico, dalla danza moderna e dal jazz. Rispetto a questi ultimi, l'unicità della danza contemporanea è l'enfasi sull'improvvisazione, e i cambiamenti inaspettati di ritmo, velocità e direzione. I ballerini contemporanei si concentrano sulla versatilità e sul lavoro sul pavimento, che viene spesso eseguito a piedi nudi e con diversi stili musicali.
È stato appena pubblicato su una rivista di psicologia uno studio sulla danza contemporanea nei parkinsoniani e i suoi effetti sulla qualità della vita, la flessibilità psicologica e l'autoefficacia creativa. La flessibilità psicologica è definita come la capacità di adattarsi a situazioni diverse e dipende dalla consapevolezza, dalla capacità di riconoscere le situazioni mutevoli e dall'essere aperti ad adattarsi alle diverse situazioni. L'autoefficacia creativa parte dalla definizione di creatività, cioè la creazione di qualcosa di nuovo attraverso un processo dinamico di crescita e sviluppo. L'autoefficacia creativa è un concetto relativamente nuovo, ed è definita come la convinzione dell'individuo nelle sue capacità di raggiungere un particolare obiettivo o compito. In altre parole, poiché una persona si sente creativa, sarà più probabile che sia creativa.
Questo studio è stato effettuato su 50 pazienti con Parkinson di età compresa tra 50 e 87 anni, metà dei quali partecipavano a lezioni di danza contemporanea da almeno 3 mesi una volta alla settimana, mentre l'altra metà (il gruppo di controllo) ha partecipato a un colloquio psicologico di supporto. A tutti i partecipanti è stato chiesto di rispondere a tre domande aperte che esaminavano l'esperienza di partecipazione ai corsi di danza contemporanea.
I risultati sono interessanti: la flessibilità psicologica e la qualità della vita erano significativamente più elevate nei partecipanti alle lezioni di danza. Questi risultati dunque suggeriscono un approfondimento degli interventi complementari come la danza nel Parkinson, attraverso studi rigorosi con un numero di partecipanti elevato, che possano confermare l'efficacia di questa disciplina.