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Associazione tra fisioterapia classica e danza nella malattia di Parkinson

Uno studio ha valutato eventuali differenze tra l’utilizzo di brani con ritmo binario e quaternario

 

Nella triade della terapia della malattia di Parkinson rientrano, come noto, la terapia farmacologica, la nutrizione e la fisioterapia. Le terapie fisiche sono raccomandate come componenti cruciali nella riabilitazione del paziente. Recentemente uno studio italiano, randomizzato, in singolo cieco (chi deve valutare il miglioramento non sa quale trattamento ha subito il paziente), ha esaminato l'efficacia di un nuovo approccio combinato di danza e fisioterapia, "metodo DArT". Sono stati arruolati per lo studio 38 pazienti affetti da malattia di Parkinson agli stadi iniziali, in trattamento con  terapia dopaminergica. Un gruppo di controllo ha ricevuto 1 ora di fisioterapia convenzionale seguita da 1 ora di fisioterapia sempre convenzionale, 3 volte a settimana, per 5 settimane. Il gruppo sperimentale ha ricevuto invece 1 ora di fisioterapia convenzionale seguita da 1 ora di lezione di danza, 3 volte a settimana, per 5 settimane. Il metodo DArT, con associazione di fisioterapia convenzionale e danza, rispetto all’intervento fisioterapico classico, è stato associato ad un miglioramento motorio significativamente maggiore e si è dimostrato inoltre ben accettato dai pazienti.

Un altro studio ha invece valutato eventuali differenze tra l’utilizzo di brani con ritmo binario e quaternario, cioè con battute caratterizzate da due o quattro tempi nella stessa battuta. Lo studio, che ha coinvolto 31 pazienti, ha evidenziato lo stesso effetto positivo a livello motorio e cognitivo di entrambi i tipi di ritmi musicali.

Con queste nuove evidenze, la danzaterapia si conferma molto utile nei pazienti parkinsoniani

 

Fonti: 

-        Frisaldi E.  et al., Neurol Sci. 2021 Mar 20. Online ahead of print.PMID: 33743108

-        Moratelli J, et al., Complement Ther Clin Pract. 2021 Mar 4;43:101348.