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Covid e Parkinson, una relazione? Fantascienza!

pezzoliNon esiste alcuna relazione tra Parkinson e Covid.

Chi ha divulgato questa teoria ha fatto il seguente ragionamento: durante la precedente grave pandemia del 1918-20, la cosiddetta e ben nota “Spagnola”, si verificarono dei casi di parkinsonismo con segni clinici comparsi anche a distanza di decenni dall’infezione. Ma la pandemia di “Spagnola” era causata da un virus H1N1, mentre il parkinsonismo era dovuto a un’encefalite letargica, chiamata di Von-Economo, non strettamente correlata a questo virus.  Nonostante i molti tentativi fatti, in anni recenti, le due malattie non sono mai risultate sicuramente collegate. L’Encefalite di Von Economo era già presente anni prima della “Spagnola” (che comparve solo nel 1918) e non è mai stato possibile isolare il virus H1N1 nei cervelli dei pazienti deceduti per encefalite letargica di Von-Economo. Questa encefalite era probabilmente collegata a una risposta immuno-allergica scatenata da batteri e/o virus tuttora non identificati. Esiste un maggiore “imputato”: un batterio, lo Streptococco pyogenes o beta-emolitico che può provocare danni a livello cardiaco e cerebrale perché induce la produzione di anticorpi che si rivolgono contro alcuni tessuti sani del paziente. Oltre a vizi valvolari cardiaci, può provocare il così detto ballo di San Vito (Corea di Sydenam) che dura alcuni mesi e poi generalmente scompare. L’encefalite letargica non fu da allora praticamente più osservata e quindi fu messa in relazioni anche alle condizioni di malnutrizione, scarsa igiene e sovraffollamento delle strutture sanitarie legato alla prima guerra mondiale.  

Il Covid-19 dà un'interessamento nervoso minimo, solo ageusia e anosmia (transitorie), mai paresi, torpore, coma, convulsioni, allucinazioni o amnesie gravi. Non produce Parkinson né lo peggiora in chi ce l’ha. Si tranquillizzi completamente quindi. Parlare di una terza ondata di Covid che corrisponderà ad una ondata di Parkinson è pura fantascienza.