La rasagilina offre ulteriore controllo sintomatico nei pazienti parkinsoniani
Importante riduzione del tempo in off nello studio LARGO
La rasagilina è un farmaco antiparkinsoniano ancora in fase di sperimentazione clinica. Essa è un nuovo e potente inibitore selettivo ed irreversibile delle mono-amino ossidasi di tipo B di seconda generazione; le monoamino ossidasi sono enzimi che metabolizzano la dopamina, per cui esso agisce prolungando la sopravvivenza della dopamina esistente
Alla VII Conferenza della Federazione Europea delle Società di Neurologia che si è tenuta allinizio del mese di Settembre 2003 sono stati presentati i risultati di uno studio multicentrico sulla rasagilina chiamato LARGO, che è stato effettuato su 687 pazienti parkinsoniani in Europa, Israele ed Argentina. I pazienti, oltre al trattamento di base con levodopa, hanno ricevuto terapia a base di rasagilina, entacapone oppure placebo (una sostanza inerte dallaspetto identico ai farmaci attivi). Sia la rasagilina che lentacapone hanno determinato un miglioramento importante della sintomatologia espressa come punteggio UPDRS in on (ovvero nel periodo di attività della levodopa) che ha permesso di ridurre il dosaggio giornaliero di levodopa. Tuttavia, solo la rasagilina è stata in grado di ridurre la durata del tempo in off (in cui la levodopa non è più in grado di controllare la sintomatologia); la riduzione era in media pari a 1,2 ore (-21%). Gli effetti collaterali sono stati più frequenti del 2% con la rasagilina che con il placebo; leffetto collaterale più comune era lipotensione posturale.