Studio della frequenza cardiaca nel Parkinson
La disautonomia cardiaca, cioè l'alterazione del sistema nervoso che innerva il cuore, è abbastanza comune nel Parkinson ed è caratterizzata anche da una ridotta variabilità della frequenza cardiaca, interpretata come disfunzione del riflesso arterioso.
Il baroriflesso è un riflesso mediato o attivato da un gruppo di nervi situati in diversi vasi sanguigni dell’area intratoracica e cervicale, nel cuore e nei grossi vasi: le loro terminazioni sono sensibili ai cambiamenti meccanici che si producono quando si modifica la pressione all’interno dei vasi sanguigni, e la risposta che evocano viene chiamata baroriflesso. Il baroriflesso arterioso tende a favorire variazioni di frequenza cardiaca e quindi di portata cardiaca che concorrono alla stabilizzazione della pressione arteriosa.
È stato da poco pubblicato uno studio che aveva lo scopo di valutare la capacità di decelerazione della frequenza cardiaca, un marcatore di ridotta variabilità della frequenza cardiaca nella malattia di Parkinson.
I ricercatori hanno analizzato la variabilità della frequenza cardiaca derivata da un ECG di 7 minuti eseguito su 20 pazienti con Parkinson e 27 controlli sani.
Una variabilità della frequenza cardiaca significativamente ridotta è stata trovata solo nei pazienti con Parkinson di età superiore ai 60 anni che presentavano anche, rispetto ai controlli sani, una riduzione significativa della capacità di decelerazione a breve termine della frequenza.
Dunque la capacità di decelerazione della frequenza cardiaca può essere un ulteriore marker di ridotta variabilità della frequenza cardiaca per la valutazione della disautonomia cardiaca nel Parkinson.
Dunque la capacità di decelerazione della frequenza cardiaca può essere un ulteriore marker di ridotta variabilità della frequenza cardiaca per la valutazione della disautonomia cardiaca nel Parkinson.
Sono necessari ulteriori studi per esaminare l'associazione tra questa ridotta variabilità della frequenza cardiaca e gli eventi avversi cardiaci nel Parkinson, un argomento che ci interessa molto, del quale parleremo anche in futuro.