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Perchè il rischio cardiovascolare è inferiore nei parkinsoniani?

Il motivo potrebbe risiedere nel numero delle cellule endoteliali progenitrici

Le cellule endoteliali progenitrici (EPC) sono cellule che partecipano alla formazione di nuovi vasi sanguigni e che quindi promuovono la funzione circolatoria (l'endotelio è il rivestimento dei vasi sanguigni). Esistono numerosi studi che mostrano che i pazienti parkinsoniani presentano un rischio per eventi cardiovascolari (infarto, ictus) inferiore rispetto alla popolazione generale. Per esempio, i livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL (quello “cattivo”) sono sistematicamente inferiori a quelli nella popolazione generale. 

Inoltre, è noto che il neurotrasmettitore dopamina, che scarseggia nei parkinsoniani, regola la funzione delle EPC e il loro passaggio dal midollo osseo al sangue.

Per studiare più approfonditamente gli aspetti vascolari nei pazienti parkinsoniani, ricercatori italiani, tra cui ricercatori della Fondazione Grigioni, hanno misurato il conteggio delle cellule EPC in tre gruppi di pazienti:  1) 27 pazienti parkinsoniani con una diagnosi di Parkinson da almeno un anno, mai trattati farmacologicamente; 2)  27 pazienti parkinsoniani trattati con levodopa da più di 1 anno e 3) 54 controlli sani, tutti aventi pari età, sesso e indice di massa corporea. È risultato che il conteggio di EPC è significativamente superiore nei pazienti parkinsoniani, indipendentemente dalla terapia farmacologica dopaminergica. Il conteggio di EPC era comunque  direttamente correlato con il dosaggio giornaliero di levodopa. 

I ricercatori affermano che in base a questi risultati disturbi vascolari a livello dell'endotelio non sono coinvolti nello sviluppo della malattia di Parkinson. Inoltre, la terapia farmacologica dopaminergica non ha effetti importanti sul rischio cardiovascolare. 

 

Fonte: Pezzoli e coll International Journal of Cardiology anno 2015  volume 197  pagine 200-202