La variante K del DNA mitocondriale è associata ad una riduzione del rischio di sviluppare la malattia di Parkinson
I risultati in un gruppo di 620 pazienti Italiani
È stata confrontata la frequenza di due varianti del DNA dei mitocondri (organelli nelle cellule che sono responsabili per la produzione di energia tramite processi ossidativi) detti J e K, in un gruppo di pazienti parkinsoniani italiani in cui l'esordio della malattia era avvenuta tra i 50 e i 65 anni di età e due gruppi di controlli sani di etnia diversa.
È stato osservato che la variante K era decisamente meno frequente tra i pazienti parkinsoniani, soprattutto nei maschi.
Questo dato corrobora l'ipotesi che lo stress ossidativo abbia un ruolo importante nello sviluppo della malattia di Parkinson.