Dati preliminari sull'equilibrio e disturbi cognitivi nel Parkinson
IRL752 è una molecola innovativa che agisce selettivamente, aumentando i livelli di tre neurotrasmettitori nella corteccia cerebrale: la noradrenalina, la dopamina e la acetilcolina
Sono stati inclusi in uno studio clinico con IRL752 32 pazienti affetti da malattia di Parkinson e demenza aventi in media 72 anni, con assegnazione casuale a IRL752 oppure placebo in rapporto di 3 a 1, ovvero ogni 4 pazienti 3 venivano assegnati a IRL752 ed uno al placebo, un preparato dall’aspetto identico, ma che non conteneva il farmaco. La dose di farmaco veniva aggiustata per due settimane e poi la terapia veniva continuata per altre due settimane ad una dose fissa (dose media somministrata: 600 mg).
L’obiettivo principale dello studio era la valutazione della sicurezza e della tollerabilità. Non vi sono stati eventi seri correlati al trattamento. Il 72% dei pazienti ha presentato eventi avversi lievi e transitori, quali dolore addominale, mal di testa, tremore ed alterazione della funzionalità epatica, principalmente durante la fase di aggiustamento della dose.
Sono stati raccolti anche dati sulla efficacia, che hanno suggerito che il farmaco possa migliorare l’instabilità posturale, riducendo le cadute, l’apatia e disturbi cognitivi.
Attualmente l’azienda produttrice sta pianificando uno studio di fase 2b per la valutazione della efficacia di IRL752 nel ridurre la frequenza delle cadute
Fonte: Svenningsson P e coll Movement disorders online 21 marzo 2020