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Il sonno dopo stimolazione subtalamica bilaterale cronica

Nella fase avanzata della malattia di Parkinson tale stimolazione cronica è associata ad una migliore qualità del sonno

I disturbi a carico del sonno e la struttura polisomnografica sono stati studiati in 11 pazienti sottoposti a stimolazione subtalamica bilaterale cronica. Prima dell'intervento, 8 pazienti hanno considerato che la qualità del loro sonno fosse insufficiente; dopo l'intervento il questionario per la valutazione dell'Indice della Qualità del Sonno di Pittsburgh ha mostrato un miglioramento significativo. Registrazioni polisomnografiche hanno indicato che vi era un incremento del periodo più lungo di sonno ininerrotto ed una riduzione dell'indice di risveglio; vi era anche una migliore mobilità notturna. Il sonno REM non ha subito variazioni.

Iranzo A et al J Neurol Neurosurg Psychiatr