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Traumi cranici non associati al Parkinson?

Teorie opposte a confronto

 

E’ noto che hanno sofferto della malattia di Parkinson diversi pugili, tra cui il famoso Cassius Clay detto anche Muhammad Alì. I pugili invariabilmente subiscono traumi cranici ed è stata avanzata l’ipotesi che tali traumi potessero essere un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia.

Ricercatori americani hanno usato i dati del progetto Epidemiologico di Rochester per individuare casi di malattie neurogenerative caratterizzate da anormalità della proteina alfa-sinucleina (malattia di Parkinson, demenza da corpi di Lewy e atrofia multisistemica) e controlli sani e verificare se avessero subito traumi cranici prima dell’esordio della malattia.

E’ emerso che la frequenza di traumi cranici era addirittura più bassa tra i soggetti ammalati rispetto ai controlli sani (7,0% rispetto a 8,2%) e che non vi era alcuna associazione tra trauma cranico e alfa-sinucleinopatia. Non è emersa alcuna associazione prendendo in considerazione il numero dei traumi, la loro gravità ed il periodo trascorso tra trauma ed esordio della malattia. Anche la stratificazione per singola malattia non ha permesso di stabilire alcuna associazione.

 

Fonte: Hasan S e coll Neurology online 28 gennaio 2020