Solo la somministrazione precoce di vitamina E previene l'Alzheimer
Dimezzate le placche solo nei topi trattati da giovani
Un ricercatore della Università di Pennsylvania (USA) ha aggiunto un supplemento di vitamina E alla dieta di topi geneticamente modificati in modo da avere un gene mutante presente nell'uomo ed associato alla formazione delle tipiche placche della malattia di Alzheimer nel cervello, iniziando in tempi diversi: un gruppo di topi ha cominciato a ricevere il supplemento all'età di 5 mesi, un altro gruppo alletà di 14 mesi, quando molte placche si erano già formate. I due gruppi di topi sono stati confrontati ad un terzo gruppo di controllo che non ha ricevuto il supplemento di vitamina E. Solo i topi trattati da giovani a 5 mesi hanno presentato una riduzione della formazione di placche pari al 50%. L'efficacia della vitamina E viene attribuita alla sua potente azione antiossidante. Lo stress ossidativo è un fattore di rischio per malattia di Alzheimer. L'implicazione di questi risultati è che conviene iniziare subito il trattamento non appena viene riscontrato un lieve deficit cognitivo (una possibile manifestazione iniziale della malattia di Alzheimer). Lo stress ossidativo esplica un ruolo importante anche nello sviluppo della malattia di Parkinson. L'efficacia terapeutica della vitamina E nella malattia di Parkinson è stata valutata in un ampio studio multicentrico (DATATOP), che ha avuto esito negativo; forse la vitamina E non era stata somministrata abbastanza precocemente.