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Si può prevenire la demenza?

the lancetLa prestigiosa rivista scientifica inglese Lancet ha redatto un rapporto approfondito sulla demenza al fine di migliorare la qualità di vita delle persone che ne soffrono e delle loro famiglie.

 

Il rapporto è un aggiornamento del precedente del 2017, nel quale venivano evidenziati i nove fattori di rischio più importanti responsabili di circa il 40% delle demenze. Questi fattori sono: la scarsa istruzione, l'ipertensione arteriosa, i disturbi dell'udito, il fumo, l'obesità, la depressione, l'inattività fisica, il diabete e i pochi contatti sociali. Nel nuovo rapporto si aggiungono altri fattori di rischio: il consumo eccessivo di alcol, le ripetute lesioni cerebrali traumatiche e l'inquinamento atmosferico.
E’ possibile quindi intervenire su alcuni fattori di rischio  modificando il proprio stile di vita. E’ consigliabile mantenersi attivi fisicamente con esercizio costante che è associato ad una diminuzione dell’obesità, del diabete e del rischio cardiovascolare; mantenersi attivi dal punto di vista cognitivo grazie a letture ed esercizi; smettere di fumare, sempre consigliabile, anche in età avanzata; limitare il consumo di alcol; controllare la pressione arteriosa sistolica, ossia la “massima”; in caso di bisogno, utilizzare gli apparecchi acustici che aiutano a ridurre l’eventuale isolamento sociale.
 Quando invece la demenza è già presente, è importante intervenire con terapie psicosociali personalizzate e adattate alle esigenze del paziente, e dei familiari che li assistono, ed è importante anche  limitare i ricoveri ospedalieri per malattie potenzialmente gestibili a casa perché  possono provocare disorientamento e deliri, comuni nelle persone affette da demenza, che contribuiscono a peggiorare la qualità di vita dei pazienti e dei caregiver.

A cura della dott.ssa Viviana Cereda, neuropsicologa.

 Fonte: Livingston, et al.G. Dementia prevention, intervention, and care: 2020 report of the Lancet Commission. The Lancet, 396(10248), 413-446.