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Parkinson: contributo dei fattori di rischio nutrizionali, di stile di vita e metabolici

La ricerca scientifica ha identificato numerosi potenziali fattori di rischio per lo sviluppo della malattia di Parkinson.

Tuttavia, ancora poco si sa di quelli che possono essere considerati fattori modificabili; fattori cioè come quelli relativi allo stile di vita su cui è possibile agire in modo potenzialmente attivo al fine di ridurre il rischio. Attraverso l’utilizzo del più grande database ad oggi disponibile al mondo (United Kingdom Biobank), che raccoglie i dati di più di 500,000 uomini e donne osservati per oltre 12 anni, un gruppo internazionale di ricercatori – tra cui diversi Italiani – ha raccolto importanti informazioni.

Dall’analisi contemporanea di molteplici fattori di rischio si è osservato che, oltre alla già nota assunzione di una quantità moderata di caffè, questi fattori hanno un ragionevole effetto neuroprotettivo:
- un ridotto consumo di carne
- un ridotto consumo di alcool
- uno stile di vita attivo (ridotta sedentarietà ma anche la pratica regolare di un’attività fisica di intensità moderata)
- un sonno di buona qualità e quantità
- il mantenimento di livelli i vitamina D adeguati

Tali risultati possono rappresentare dei validi suggerimenti per modificare in senso favorevole lo stile di vita.

A cura del dr. Emanuele Cereda, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson

Fonte: Veronese N, et al.  Contribution of Nutritional, Lifestyle, and Metabolic Risk Factors to Parkinson's Disease. Mov Disord. 2024 Mar 26. doi: 10.1002/mds.29778. Epub ahead of print. PMID: 38532309.