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Le neuromelanine nell'invecchiamento cerebrale e nel Parkinson

neuromelanineAbbiamo dimostrato che le neuromelanine sono una famiglia di composti presenti in molte regioni del cervello umano. Queste si accumulano specialmente nei neuroni della sostanza nera e del locus coeruleus, cioè nei neuroni che degenerano preferenzialmente nel Parkinson. Quindi si è pensato che le neuromelanine influenzino la vulnerabilità dei neuroni.

Le neuromelanine vengono  prodotte per ossidazione indotta dal ferro, seguita da successive reazioni con proteine e lipidi e alla fine raccolta in organelli chiamati lisosomi.
Nella sostanza nera i neuroni accumulano neuromelanina fino al termine della vita nei soggetti sani. Invece nel Parkinson la neuromelanina diminuisce del 60% e oltre rispetto ai soggetti sani della stessa età, in seguito alla perdita dei neuroni.
Abbiamo visto che le neuromelanine possono svolgere un ruolo protettivo o tossico sui neuroni a secondo del contesto cellulare. Quando la neuromelanina si  forma, elimina l’eccesso di dopamina che danneggerebbe i neuroni e inoltre blocca metalli tossici, quindi svolge un ruolo protettivo. La neuromelanina immobilizza e protegge da composti tossici di origine ambientale tra cui i pesticidi, alcuni dei quali possono causare il Parkinson.
D'altra parte, la neuromelanina può  indurre un processo autoimmune in cui i linfociti distruggono i neuroni. La neuromelanina lasciata dai neuroni che degenerano nel Parkinson attiva delle cellule chiamate microglia che attaccano i neuroni facendoli morire, quindi si innesca un processo cronico di neuroinfiammazione e neurodegenerazione. Perciò negli ultimi due casi la neuromelanina può danneggiare i neuroni.
Le metodologie che abbiamo sviluppato per evidenziare il ruolo protettivo e tossico della neuromelanina potranno essere utilizzate per studiare nuovi farmaci per il Parkinson.
I nostri studi sulla struttura, funzione e andamento della neuromelanina in soggetti sani e parkinsoniani sono stati la base per lo sviluppo della risonanza magnetica per immagini della neuromelanina. Questo è diventato un metodo per la diagnosi del Parkinson. Infatti la perdita di neuromelanina conseguente alla morte dei neuroni viene chiaramente rivelata dalle immagini di risonanza magnetica.

a cura del prof. Luigi Zecca, Istituto di Tecnologie Biomediche, CNR Zucca FA, Capucciati A, Bellei C, Sarna M, Sarna T, Monzani E, Casella L, Zecca L. Neuromelanins in brain aging and Parkinson's disease: synthesis, structure, neuroinflammatory, and neurodegenerative role. IUBMB Life. 2022 Jun 11.

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