Le cadute potrebbero essere foriere della malattia di Parkinson
Lo afferma un gruppo svedese
Ricercatori svedesi hanno utilizzato i registri nazionali per valutare se questo difetto si manifesta prima della diagnosi della malattia sotto forma di cadute.
In una prima parte dello studio i ricercatori hanno identificato tutti i cittadini svedesi aventi almeno 50 anni nel 2005 con diagnosi di Parkinson formulata tra il 1988 ed il 2012, pari a 24.412. Hanno poi identificato 10 controlli per ciascun parkinsoniano ovvero 243.363 soggetti che non hanno sviluppato il Parkinson. Hanno rilevato che il 18% dei parkinsoniani avevano avuto una caduta associata a lesioni rispetto a solo l’11,5% nei controlli non malati.
In una seconda parte dello studio è stato calcolato il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson tra i 622.333 soggetti che hanno subito una caduta rovinosa che ha richiesto cure al pronto soccorso tra il 1988 e 2012 rispetto allo stesso rischio in un numero identico di controlli che non erano caduti. È emerso che lo 0,7% di coloro che erano caduti ha sviluppato il Parkinson rispetto allo 0,5% dei controlli. La malattia di Parkinson era associata ad un rischio elevato di cadute in generale negli ultimi 10 anni (+19%) e di fattura del femore negli ultimi 15 anni (+36%).
Fonte: Nystrom H e coll PLOS Medicine online 2 febbraio 2016