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L'esercizio abituale aumenta il rilascio di dopamina

esercizio fisicoMotivo in più per non essere sedentari

È noto da tempo che l’esercizio contribuisce a ridurre la gravità della sintomatologia motoria e non motoria della malattia di Parkinson, riducendo la bradicinesia (lentezza dei movimenti) e la difficoltà nel mantenere l’equilibrio, e migliorando l’umore. I meccanismi alla base dei benefici dell’esercizio sono oggetto di studio. È stato ipotizzato che l’esercizio possa aumentare il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore che viene a mancare nel Parkinson.
Ora l’aumento del rilascio di dopamina è stato documentato nei pazienti che fanno esercizio regolarmente.
Ricercatori canadesi hanno raccolto neuroimmagini generate tramite PET con il tracciante raclopride[11C] in 17 pazienti parkinsoniani prima e dopo avere pedalato su una bicicletta ferma. Otto facevano esercizio regolarmente almeno tre volte alla settimana, mentre gli altri nove erano sedentari. Nelle neuroimmagini è stato osservato un aumento significativamente maggiore del rilascio di dopamina a livello del corpo striato nei pazienti che facevano esercizio regolare rispetto a quelli sedentari. Il corpo striato, situato sotto il cervello, è un importante componente delle vie nervose extrapiramidali deputate alla regolazione automatica del movimento.
I pazienti dovevano anche svolgere un compito che poteva comportare una piccola ricompensa in denaro. Le vie dopaminergiche coinvolte nella anticipazione del piacere di un premio sono state attivate in misura significativamente maggiore nei pazienti che svolgevano esercizio regolarmente. Infine, l’esercizio regolare era associato a minor apatia e bradicinesia.

 

Fonte: Sacheli e coll Mov Disord online 30 ottobre 2018