Disturbi visuo-spaziali e sindrome di Pisa
Le anomalie posturali che possono essere presenti nella malattia di Parkinson - la sindrome di Pisa e la camptocormia -
Sono associate a una maggiore disabilità perché aumentano il rischio di cadute, causano dolore alla schiena e riducono la mobilità, interferendo con le attività della vita quotidiana. La loro fisiopatologia rimane poco chiara, ma è stato ipotizzato un ruolo dei deficit cognitivi.
Uno studio pubblicato a gennaio 2023 e condotto da un gruppo di clinici italiani, ha voluto indagare le differenze nel funzionamento neuropsicologico dei pazienti con malattia di Parkinson con sindrome di Pisa e con camptocormia. Inoltre, è stato esplorato il grado di consapevolezza di queste due alterazioni posturali del tronco.
In particolare, è stato condotto uno studio caso-controllo che ha coinvolto 57 pazienti con Parkinson e sindrome di Pisa o camptocormia e 57 pazienti con Parkinson senza queste anomalie posturali, ma simili per altre caratteristiche come l’età e la durata della malattia.
Per quanto concerne gli aspetti neuropsicologici, i pazienti hanno svolto una batteria di test che ha indagato la memoria, l’attenzione, il linguaggio, le funzioni esecutive e le abilità visuo-spaziali. Queste ultime sono le funzioni che permettono di percepire, elaborare e utilizzare le informazioni visive relative allo spazio e alla posizione degli oggetti nello spazio. Queste abilità sono fondamentali per lo svolgimento di compiti complessi, come la lettura di mappe, la risoluzione di problemi geometrici e la realizzazione di disegni. In questo lavoro sono state studiate tramite il Test di Benton, test che valuta la capacità visuo-percettiva di giudicare l’orientamento di linee parallele. Si tratta di un test molto diffuso nella pratica clinica.
Il risultato più importante emerso è che nei pazienti con sindrome di Pisa ci sono alterazioni significative nel dominio cognitivo visuo spaziale.
Inoltre, è emerso che non ci sono differenze cognitive significative tra pazienti con e senza camptocormia, che la maggior parte dei pazienti con sindrome di Pisa e camptocormia è parzialmente inconsapevole della propria alterazione posturale, e solo i pazienti con sindrome di Pisa hanno una percezione errata della verticalità del loro corpo.
Studi futuri serviranno per chiarire in quale modo si può predire la comparsa di queste anomalie posturali, in modo da poter studiare per ogni singolo paziente un percorso riabilitativo ad-hoc -sia motorio che cognitivo- prima che la postura anomala non sia più correggibile.
A cura della dott.ssa Viviana Cereda, neuropsicologa, Fondazione Grigioni
Fonte: Artusi et al. (2023). Visuospatial Deficits are associated with Pisa Syndrome and not Camptocormia in Parkinson's disease. Movement Disorders Clinical Practice, 10(1), 64-73.