Epatite virale di tipo B e C è fattore di rischio per il Parkinson
Non lo è l'epatite in generale
Ricercatori inglesi hanno preso in esame dati nazionali sulla mortalità e sui ricoveri in ospedale relativi al periodo 1999-2011 per individuare coorti di soggetti affetti da varie forme di epatite e valutare il loro tasso di malattia di Parkinson rispetto ad una coorte di controllo. Hanno rilevato che le due coorti con epatite virale di tipo B e C presentavano un tasso significativamente aumentato di Parkinson con un rischio relativo aumentato rispettivamente del 76% (RR1,76) e del 51% (RR1,51), mentre il rischio non era aumentato nei casi di epatite autoimmune, epatite cronica attiva ed epatite da HIV. I ricercatori avanzano una serie di ipotesi alla base della correlazione: conseguenze dell’infezione, meccanismi patogenetici in comune o effetti collaterali della terapia antivirale.