Epatite C e Parkinson
L'epatite C potrebbe essere un fattore di rischio
Ricercatori dell’Università di Taiwan hanno esaminato i dati relativi a quasi 50.000 pazienti con epatite di origine virale (71% con epatite B, 21% con epatite C e 8% con epatite di entrambi i tipi) e quasi 200.000 pazienti senza una storia di epatite per stabilire se vi era un nesso con la malattia di Parkinson. I pazienti sono stati seguiti mediamente per 12 anni per stabilire se sviluppavano la malattia.
Hanno rilevato che i pazienti con epatite B presentavano un rischio lievemente ridotto (- 34%), mentre quelli con epatite C avevano un rischio più che raddoppiato (2,5 volte). L’associazione tra epatite C e sviluppo di malattia di Parkinson è rimasta significativa anche dopo correzioni per altri fattori di rischio, quali l’età, il sesso e patologie concomitanti (diabete).
Attualmente non sono noti meccanismi attraverso i quali il virus dell’epatite C potrebbe contribuire ad una malattia neurodegenerativa e lo studio non dimostra che vi è un rapporto di causa ed effetto tra il virus e la malattia di Parkinson. In base ai risultati di questo studio vale comunque la pena di continuare ad indagare sull’eventuale ruolo del virus dell’epatite C nei processi neurodegenerativi