Efficacia della riabilitazione simultanea cognitiva e motoria nel Parkinson
L’ambiente ci pone una molteplicità di stimoli uditivi e visivi che richiedono la nostra attenzione e il nostro controllo mentre facciamo qualcosa.
Ogni giorno mentre camminiamo e manteniamo l’equilibrio svolgiamo qualche altra azioni contemporaneamente come parlare, portare delle borse, scrivere un messaggio al cellulare o attraversare una strada affollata. Questo aumento delle richieste di azioni in contemporanea mette in maggiore difficoltà persone con un disturbo neurologico come la malattia di Parkinson rispetto alle persone sane. Infatti, nel Parkinson possono comparire sia difficoltà a camminare che difficoltà delle funzioni esecutive (cioè la capacità di trovare soluzioni a situazioni nuove) e attentive.
Per "compito doppio" si intende l’esecuzione simultanea di due compiti uno motorio e uno cognitivo, per esempio camminare e parlare. In un parkinsoniano che sta camminando e parlando, per esempio, si assiste ad una difficoltà in uno dei due compiti, in particolare si riduce la velocità e la lunghezza del passo, e subentrano difficoltà a iniziare la marcia e a fare cambiamenti di direzione.
Nel paziente parkinsoniano dunque durante l’esecuzione simultanea di un compito motorio e cognitivo, la gestione di due processi doppi è poco efficiente.
È noto che nel paziente parkinsoniano un trattamento riabilitativo che combina esercizi motori e cognitivi simultaneamente influenza positivamente prestazioni motorie, cioè il cammino e l’equilibrio, ma non si sa se migliora anche le prestazioni cognitive.
Una revisione pubblicata a febbraio di quest'anno ha raccolto i dati provenienti da undici studi di riabilitazione su un totale di 597 pazienti con Parkinson, con lo scopo di valutare se un trattamento riabilitativo simultaneo cognitivo e motorio può migliorare anche l'esecuzione di un compito doppio.
I risultati mostrano che i pazienti che hanno ricevuto un trattamento riabilitativo che utilizza in contemporanea esercizi motori e cognitivi migliorano significativamente l'esecuzione di compiti doppi rispetto ai pazienti che non hanno ricevuto alcun trattamento o che hanno ricevuto un trattamento con esercizi prima cognitivi e successivamente motori. I risultati inoltre confermano l'importanza della riabilitazione nel Parkinson, che è ormai considerato uno strumento terapeutico non farmacologico.
a cura della dr.ssa Aurora Colombo, neuropsicologa, Fondazione Grigioni
Fonte: Johansson H., Folkerts A-K, Hammarström I., Kalbe E., Leavy B., “Effects of motor-cognitive training on dual-task performance in people with Parkinson’s disease: a systematic review and meta-analysis”, Journal of Neurology, 4 February 2023.