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Ed il Papa alla fine migliorò veramente

Rispondiamo ad una delle tante lettere che ci sono pervenute nelle ultime settimane

SCRIVE UN PAZIENTE: "Mi scusi il disturbo; scrivo a nome di un conoscente affetto da Parkinson. Poichè segue assiduamente le omelie televisive del papa, mi ha detto d'aver notato nelle ultime 2-3 apparizioni un nettissimo miglioramento sia della voce (divenuta ormai incomprensibile) sia del tremore. Siete per caso informati su quale nuovo percorso curativo può aver intrapreso il Papa per ottenere miglioramenti così evidenti? Grazie,"
Firmato : M.Toscano

I nostri amici pazienti, molti familiari ed un buon numero di semplici curiosi, dall’agosto scorso si sta (e ci sta) domandando con crescente frequenza che cosa stia accadendo alla salute del Papa. Il Papa, Carol Woytila, classe 1920 ha un parkinson dalla fine degli anni 80 (quasi tutti i parkinsoniani del mondo lo sanno). In questi ultimi anni ci è capitato di vederlo sempre più affaticato, lento, con voce flebile talvolta scarsamente comprensibile. Alcune volte intervistati da giornalisti interessati alla sua malattia abbiamo elargito consigli (non richiesti). Il Papa si dovrebbe riposare, dovrebbe assumere questo o quel farmaco. Anche il virologo francese Montagnier ha suggerito al Papa di utilizzare Papaya ed altri antiossidanti. Dal febbraio 2003 le condizioni motorie del Papa sono decisamente migliorate: si alza con poco aiuto dalla sedia, cammina, muove bene le braccia ha una vivacità espressiva considerevole. Sarà merito della Papaya? Ma !. Abbiamo consigliato ogni tipo di farmaco utile e moltissimi supplementi dietetici a migliaia di pazienti di ogni età, (e abbiamo provato anche gli estratti di papaya). Questi miglioramenti li abbiamo constatati solo con l’uso di levodopa. Il Papa non è un paziente “facile” (così si mormora) assume farmaci solo quando non può farne a meno. Ora sta probabilmente usando levodopa, farmaco che come effetto collaterale gli produce lievi movimenti involontari al viso. Il miglioramento complessivo è molto evidente. Valeva forse la pena di usarla anche prima? Generalmente questo è il consiglio che diamo. Abbiamo notato anche una riduzione drastica dei viaggi apostolici. Anche questo risparmio di energie che certamente ha giovato al recupero delle forze.
Prof. Gianni Pezzoli