Differenze di genere nella malattia di Parkinson
Alla nostra conoscenza, ormai approfondita, delle differenze tra organismo e fisiologia maschili e femminili, non corrisponde un'adeguata attenzione da parte della ricerca medica e farmacologica.
Un bell'articolo appena pubblicato affronta l'argomento interessante delle differenze di genere nel Parkinson. Sappiamo che la malattia di Parkinson è circa due volte più comune nei maschi che nelle femmine. Le ragioni alla base della differenza tra i due sessi sono sconosciute, sebbene si pensi che possano essere correlate a fattori biologici, ambientali e culturali.
Inotre ci sono differenze cliniche nella presentazione, nelle caratteristiche e nella progressione della malattia tra maschio e femmina.
L'articolo mette in evidenza alcuni punti fondamentali, che in estrema sintesi, sono questi: gli estrogeni possono avere proprietà neuroprotettive, sebbene il valore terapeutico della terapia ormonale nel Parkinson non sia chiaro e i sintomi motori e non motori differiscono tra maschi e femmine. In particolare, le pazienti con Parkinson possono sviluppare movimenti involontari (discinesie) e fluttuazioni motorie più facilmente e possono avere più frequentemente sintomi non motori come depressione, ansia, sindrome delle gambe senza riposo e dolore.
Dunque anche questo articolo, insieme a molti altri articoli scritti da ricercatori e ricercatrici, mette in evidenza come si debbano cercare strategie nuove perchè la ricerca farmacologica si orienti di più sulle differenze di genere (per esempio nel dosaggio e nella tossicità dei farmaci) e la ricerca clinica prenda maggiormente in considerazione le diverse fasi della vita riproduttiva della donna, considerando che le nostre pazienti sono anche giovani donne in età fertile.
Fonte:Patel R, Kompoliti K. Sex and Gender Differences in Parkinson's Disease. Neurol Clin. 2023 May;41(2):371-379. doi: 10.1016/j.ncl.2022.12.001. Epub 2023 Feb 19. PMID: 37030964.
DOI: 10.1016/j.ncl.2022.12.001