Aumento delle fratture può essere un segno di sviluppo del Parkinson
Frequenza raddoppiata nei 5 anni antecedenti la diagnosi
Ricercatori americani hanno consultato la banca dati americana Medicare. Negli anni 2004-2009 hanno individuato 89.632 casi di diagnosi di malattia di Parkinson e 117.760 controlli tra i soggetti aventi da 66 a 90 anni di età. Avevano subito una frattura nei 5 anni precedenti il 25,4% dei soggetti con diagnosi di malattia di Parkinson ed il 14,3% dei soggetti senza tale diagnosi. L’associazione è rimasta anche dopo correlazione per una serie di fattori (età, sesso, razza, fumo ed osteoporosi) ed aumentava man mano che si avvicinava la data della diagnosi. La principale causa delle fratture era una caduta (74,6% dei soggetti diagnosticati con la malattia, 72,8% dei controlli).
La conclusione degli autori è che l’incidenza di fratture aumenta negli anni antecedenti la diagnosi di malattia di Parkinson. I pazienti presumibilmente presentavano disturbi sia del movimento che di altra natura non ancora individuati.
Fonte. Camacho-Soto A e coll Neurology online 28 aprile 2020