Risultati deludenti con la creatina nel Parkinson
Lantiossidante aveva mostrato proprietà neuroprotettive nel topo
Risultati deludenti con la creatina nel Parkinson
Lantiossidante aveva mostrato proprietà neuroprotettive nel topo
Un gruppo di ricercatori in Germania ha condotto uno studio in 60 pazienti parkinsoniani seguiti per due anni mentre venivano trattati con creatina oppure un placebo in condizioni di doppio cieco (nè i medici, nè i pazienti sapevano a quale terapia erano stati assegnati). Dopo due anni non sono state rilevate differenze né nelle neuroimmagini né nei punteggi della scala internazionale unificata per la valutazione della gravità della malattia di Parkinson (UPDRS), ma i pazienti nel gruppo trattato con creatina assumeva dosaggi di terapia dopaminergica inferiore.
Gli autori suggeriscono che risultati deludenti potrebbero essere dovuti al dosaggio, che era molto superiore nel topo che nelluomo in rapporto al peso corporeo.