La creatina rallenta la progessione della malattia di Parkinson?
Parte uno studio americano per dare una risposta a questa domanda
Listituto nazionale americano per le ricerche sulle malattie neurologiche e lictus NINDS ha deciso da tempo di investire molte risorse nella ricerca di sostanze in grado di rallentare la progressione della malattia di Parkinson.
Per questo motivo sta conducendo una serie di studi esplorativi per valutare il potenziale di una serie di composti e nel 2006 uno dei primi studi aveva confermato che la creatina, un amino acido ovvero una molecola naturale che costituisce una parte di tante proteine, potrebbe essere in grado di rallentare la malattia alla dose di 10 g al giorno.
Ora NINDS ha annunciato che parte un ampio studio di confronto tra la creatina ed il placebo in 1720 pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale in 52 centri negli Stati Uniti ed in Canada. Lo studio sarà condotto in condizioni di doppia cecità ovvero neè i pazienti né i medici ricercatori sapranno chi è stato assegnato a creatina e chi al placebo (preparato di aspetto identico alla creatina ma non contenente questultima).