Creatina nel Parkinson: inizia un ampio studio di fase III.
L'NIH (National Institute of Health) intende verificare se la creatina rallenta la progressione della MdP.
Lo studio arruolerà 1720 pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale presso 51 centri clinici in U.S.A. e in Canada. La scelta della creatina, sostanza da tempo usata per aumentare il trofismo muscolare, deriva da dati pilota che ne hanno indicato il valore potenziale nel migliorare il livello energetico dei pazienti parkinsoniani. Si spera che la creatina, agendo positivamente sui mitocondri che sono le centrali energetiche della cellula, possa rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Il trattamento avrà una durata di 5-7 anni e verrà condotto per confronto con il placebo (sostanza inerte). Nè i pazienti, nè i medici saranno a conoscenza del tipo di sostanza (creatina o placebo) che verrà somministrata ai partecipanti alla prova.