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Proposta di terapia per i sintomi "assiali"

Una terapia colinergica funziona nel ratto

È noto che la terapia dopaminergica non controlla tutti i sintomi della malattia di Parkinson. In particolare, non controlla i cosiddetti sintomi “assiali” ovvero alterazioni della postura, problemi con il cammino e con l'equilibrio, nonché il “freezing” ovvero momenti in cui i piedi sembrano essere incollati al pavimento ed è impossibile proseguire.

Ricercatori dell'Imperial College di Londra e della Università di Newcastle hanno ipotizzato che potesse essere utile intervenire sui circuiti nervosi colinergici ovvero quelli in cui il neurotrasmettitore non è la dopamina, ma è la acetilcolina a livello di un gruppo di cellule nervose detto nucleo peduncolo pontino. Per verificare questa ipotesi hanno inserito una specie di interruttore genetico all'interno dei neuroni colinergici tramite un virus inattivato (in altre parole, tramite una tecnica di ingegneria genetica) di ratti trattati con un tossina affinchè sviluppassero i problemi motori tipici dei pazienti parkinsoniani. Hanno poi somministrato ai ratti una sostanza che attivasse l'interruttore stimolando così i neuroni bersaglio. Il risultato è stato che la sostanza permetteva il controllo quasi completo dei sintomi assiali dei ratti.

In base a questi risultati i ricercatori inglesi sono convinti che si possa mettere a punto una terapia complementare a quella dopaminergica per il controllo dei sintomi parkinsoniani

 

Fonte:  Pienaar e coll Molecular  Neurodegeneration 2015: 10: 47