Monociti deboli nel Parkinson
Sistema immunitario potrebbe essere coinvolto
Una caratteristica tipica della malattia di Parkinson è rappresentata dagli accumuli di proteina alfa-sinucleina malripiegata. Vi sono evidenze che suggeriscono che tale proteina malripiegata ha origine nell’intestino e poi migra fino al cervello, dove esplica effetti tossici sui neuroni. Un gruppo di ricercatori danesi ha fatto presente che tali accumuli dovrebbero essere intercettati e rimossi dai globuli bianchi del sistema immunitario. Il fatto che questo non avviene suggerisce che vi possa essere un difetto del sistema immunitario.
Per questo motivo hanno studiato i monociti, particolari globuli bianchi del sangue che, in presenza di germi patogeni o comunque di sostanze estranee, normalmente si trasformano in macrofagi, ovvero cellule molto grosse in grado di inglobare e distruggere gli invasori.
Hanno prelevato un campione di sangue da 29 pazienti parkinsoniani e 20 volontari senza alcuna patologia neurodegenerativa di pari età e sesso. Hanno constatato che i monociti dei pazienti sopravvivevano significativamente di meno in coltura. Non solo: in presenza di stimoli infiammatori, tra cui accumuli di proteina alfa-sinucleina, i monociti dei volontari si attivavano e producevano anche citochine, sostanze immunoregolatorie, mentre i monociti dei pazienti non lo facevano.
Questi risultati sono a supporto del coinvolgimento del sistema immunitario nello sviluppo della malattia di Parkinson