Trapianto di cellule staminali nervose e neuroprotezione.
Le cellule trapiantate nel cervello di ratti parkinsoniani hanno dimostrato un marcato potere neuroprotettivo.
Da alcuni anni è stata dimostrata l'esistenza, nel sistema nervoso umano, di cellule staminali nervose che crescono indefinitamente e hanno il potenziale di differenziarsi in cellule gliali e in neuroni. Una linea di queste cellule staminali umane, chiamata HB1.F3, è stata trapiantata nel cervello di ratti subito dopo averne leso lo striato con 6-idrossi-dopamina, rendendoli parkinsoniani. Il trattamento ha determinato un significativo miglioramento dei sintomi parkinsoniani, rispetto a ratti di controllo lesi ma non trapiantati. Inoltre, un mese dopo il trapianto si poteva osservare la sopravvivenza sia delle cellule trapiantate che dei neuroni dopaminergici endogeni, che erano stati protetti contro gli effetti distruttivi dell'agente neurotossico. Le cellule staminali, oltre a differenziarsi in cellule dopaminergiche, avevano già stabilito contatti con le cellule vicine e anche con cellule striatali più lontane. Ricerche aggiuntive in vitro hanno poi chiarito che queste cellule staminali producono anche dei fattori trofici che proteggono i neuroni dopaminergici dagli effetti lesivi della 6-idrossi-dopamina. Si dovrà ora vedere se le attività terapeutiche di queste cellule staminali nervose si verificano anche quando il trapianto venga effettuao a distanza di tempo dall'evento lesivo.
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