
30 novembre 2013: La giornata nazionale del Parkinson
Si conoscono i primi dati, ancora ufficiosi, sull'utilizzo di cellule staminali nei parkinsonismi.
Abbiamo chiesto al Prof. Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson ICP Milano e Presidente dell'Associazione Italiana Parkinsoniani e della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, quale sia il significato della giornata di quest'anno.
D: Professor Pezzoli, quest'anno la giornata del Parkinson ha un significato particolare?
R: Fortunatamente questa giornata ha un significato particolare ogni anno, perché nella ricerca sulla malattia ci sono sempre passi in avanti.
D: I pazienti sono molto ansiosi di conoscere i risultati dello studio sulle staminali che state conducendo a Milano. Che cosa ci può dire in proposito?
R: Attualmente siamo molto concentrati sullo studio delle cellule staminali. Abbiamo chiesto e ottenuto un'autorizzazione per una ricerca molto complessa. Dal 2010 al 2012, dopo avere condotto tutte le sperimentazioni richieste dall’Istituto Superiore di Sanità, abbiamo iniziato uno studio di fase 1. Stiamo, cioè, trattando pazienti, dalla fine del 2012.
Il metodo adottato in questo studio è noto a livello della comunità internazionale e si basa su presupposti scientifici molto solidi.
D: Possiamo conoscere qualche dettaglio sul vostro protocollo?
R:Lo studio inizia con il prelievo del midollo osseo, che si trova all’interno delle ossa del bacino e che contiene le cellule staminali. Il sangue così prelevato, viene quindi portato in laboratorio, dove le cellule staminali vengono isolate e coltivate, in modo che si moltiplichino (Dott.ssa Rosaria Giordano, Cell Factory Franco Calori, H Policlinico Milano). Più di un mese dopo, attraverso un catetere e sotto controllo radiografico, le cellule vengono lentamente portate nelle zone interessate dalla malattia (Operatore Dott. Maurizio Isalberti, Neuroradiologia Interventistica H Policlinico di Milano, Diretta dal Dott. Fabio Triulzi). Raggiungono in questo modo il cervello e liberano delle sostanze che probabilmente proteggono le cellule sofferenti. Attualmente, abbiamo un'autorizzazione per trattare pazienti affetti da un tipo particolarmente grave di parkinsonismo, la Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSP). L'autorizzazione prevede una prima fase finalizzata a documentare la sicurezza del metodo in 5 pazienti.
D: So che avete già trattato 4 pazienti, ad oggi. Avete dei risultati preliminari?
R: Per quanto riguarda l'obiettivo della sicurezza, le posso dire che i primi 3 pazienti, impiantati ormai da molte settimane, stanno bene. Il quarto è stato appena impiantato. Ci sembra inoltre di osservare, per quanto sia per ora un dato molto preliminare e poco scientifico, che il quadro clinico di questi pazienti sia stabile.
D: E adesso che cosa ci possiamo aspettare?
R: Nel 2014 verrà effettuato il trattamento su 20 pazienti affetti da PSP. In questo caso, lo studio sarà randomizzato controllato. Alla fine saremo in grado di stabilire se queste cellule staminali siano efficaci sull'evoluzione della malattia.
D: E quando tratterete la malattia di Parkinson?
R: Il Parkinson per noi è, ovviamente, l'obiettivo principale, però ci sono dei passaggi obbligati, imposti dall'Istituto Superiore di Sanità. Quindi, dovremo attendere i tempi stabiliti.
D: I costi di questa sperimentazione da chi vengono supportati?
R: Purtroppo non abbiamo fondi istituzionali e la Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson supporta quasi ogni spesa, grazie alla generosità dei nostri ammalati, che ci aiutano e riconoscono il nostro sforzo.
D: Quant'è il costo a paziente?
R: Circa 35000 euro a paziente, di cui 26000 euro per la sola coltivazione delle cellule in laboratorio.
D: Parlerete di questo e delle nuove terapie al convegno che si terrà il 30 novembre?
R: Certo, il convegno si terrà al CTO-ICP (via Bignami 1, Milano). Parleremo di tutto questo e di molto altro.
Sarà un convegno dedicato ai pazienti giovani, in realtà, che sono quelli che hanno più bisogno di sapere e di sperare.
Per ulteriori informazioni e/o interviste contattare la Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson tel. 0266710423 oppure
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Il Parkinson non ha ancora una cura, solo trattamenti che mitigano in parte gli effetti.
La ricerca scientifica è l'unica speranza di sconfiggere la malattia.