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Collegamento tra sistema immunitario e Parkinson

Variante del gene HLA aumenta il rischio di sviluppare la malattia

Ricercatori americani a New York hanno esaminato il genoma (patrimonio genetico) di 2000 pazienti affetti da malattia di Parkinson da almeno 8 anni (per essere certi della diagnosi) e 1986 controlli senza la malattia. Hanno riscontrato che il rischio di sviluppare il Parkinson (forma non ereditaria ad esordio tardivo ovvero la forma più frequente) aumentava in presenza di varianti particolari di quattro geni che codificano le seguenti proteine: la sinucleina (una proteina presente nei tipici corpi di Lewy che si formano nelle cellule nervose dei malati di Parkinson), la tau (che si accumula in diverse malattie neurodegenerative), la GAK e l'antigene leucocitario umano (HLA). Mentre i primi tre erano geni già notoriamente associati ad un aumento del rischio, il quarto è una scoperta nuova. HLA è una importante componente di cellule sentinelle del sistema immunitario che svolgono il ruolo importantissimo di distinguere il sé dal non sé ovvero di distinguere quello che fa parte dell'organismo dai corpi estranei.

Questa scoperta induce a ritenere che il sistema immunitario ha un ruolo nello sviluppo della malattia di Parkinson e permette di identificare nuovi bersagli per potenziali farmaci anti-parkinson innovativi.


Hamza e coll Nat genet 15 agosto 2010 online