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Buone notizie dall'Italia per Mr Brin il proprietario di Google

Sergey Mikhailovich BrinSecondo i dati di una delle Banche del DNA più grandi del mondo, il suo rischio di sviluppare la malattia di Parkinson è più basso di quello che pensa

Mr Brin, il co-fondatore di Google ed uno degli uomini più ricchi del mondo, ha recentemente ammesso di essere portatore della mutazione G2019S del gene LRRK2, detto anche PARK8, perchè è associato a forme ereditarie e non della malattia di Parkinson.

 

Nel suo blog afferma che tali portatori hanno una probabilità di sviluppare la malattia ovvero una "penetranza" che "si aggira tra il 20% e l' 80%" - una informazione che ha presumibilmente desunto da uno studio del Consorzio Internazionale su LRRK2, pubblicato quest'anno su Lancet Neurology. Noi abbiamo contribuito allo studio e sappiamo che in esso la penetranza era fortemente influenzata dai casi ereditari, che potrebbero avere causato una stima eccessivamente alta, come affermato nell'editoriale di Elbaz pubblicato assieme all'articolo.

 

Banca del DNA finanziata dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson Noi abbiamo effettuato uno studio sulla penetranza della mutazione presso il nostro centro, il Centro Parkinson ICP a Milano (Italia), che ospita una delle Banche del DNA più grandi del mondo correlate ai disturbi del movimento: attualmente contiene 4,000 campioni di DNA, tra cui 2,400 di pazienti affetti da malattia di Parkinson. Secondo il nostro studio, che comprendeva sia casi ereditari che non, la penetranza dipendeva dall'età ed ha raggiunto un massimo del 32% a 80 anni di età. Questo dato è simile a quello rilevato da Clark e coll. negli Ebrei Ashkenazi ad 80 anni di età (26%).