Skip to main content

Seconda Lettera al Ministro della Salute per la mancanza di Sinemet pronto in Italia

Prof. Gianni PezzoliIl Sinemet 100+25 (giallo) o quello 250+25 (azzurro) non sono ancora presenti nelle farmacie italiane.

 

Dopo la nostra prima lettera del 7 di aprile 2019, AIFA ha fatto sapere, in vari comunicati, che il farmaco non è presente in modo continuativo nelle farmacie italiane e non lo sarà neanche in futuro, perchè i generici del Sinemet sarebbero stati ritirati dal mercato mettendo in difficoltà la fornitrice del farmaco di marca (aggiungiamo noi la Merk Sharp Dome).

Questa realtà ci era perfettamente chiara per i migliaia di contatti che abbiamo sul territorio, ma è sconfortante e francamente inaccettabile da parte nostra che rappresentiamo i pazienti italiani. L'AIP è l'unica Associazione Nazionale di pazienti che raggiunge con la Fondazione Grigioni 130.000 famiglie. Dal 7 aprile su Facebook abbiamo avuto 100.000 contatti, 38.000 giudizi, 22.000 condivisioni, 5300 commenti. Non possiamo accontentarci pensando alle decine e decine di migliaia di pazienti che soffrono e si angosciano per il loro futuro dicendo loro di avere pazienza. Abbiamo spiegato come si fa a sostituire il Sinemet pronto, ma evidentemente questo non basta. La gente chiede di poter proseguire ad assumere il farmaco che ha sempre preso con fiducia. La malattia di Parkinson non è una cosuccia, le modifiche terapeutiche le fa il medico. Non si può cambiare un farmaco a decine di migliaia di persone con istruzioni via internet. 

Parliamo chiaro: esiste una sola grande azienda che produce i generici del Sinemet e del Madopar, la Teva. Nelle nazioni dove il farmaco è pagato bene non manca. In Italia la combinazione levodopa+carbidopa manca solo nei preparati che costano meno. La levodopa+carbidopa non manca se è contenuta nei preparati retard che costano circa il doppio di quelli a rilascio immediato (mancanti). Non manca certo quando è presente anche entacapone perchè il prezzo in questo caso è dieci volte tanto. Ci viene detto che c'è poca levodopa sul mercato mondiale. La levodopa viene estratta dalla Mucuna e se pagata il giusto può essere prodotta a centinaia a migliaia di tonnellate. 

La Fondazione Grigioni, in Africa, fa produrre la Mucuna per regalarla ai pazienti più poveri che non possono comperare il farmaco. Costa veramente pochissimo.

Realisticamente non resta altro che chiedere all'azienda quale prezzo vuole per rimettere il farmaco sul mercato italiano.

 

Il Presidente Associazione italiana Parkinsoniani e Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson

Gianni Pezzoli