Modesti benefici con istradefillina nella malattia di Parkinson
Insufficienti secondo FDA
È stata condotta nell'America del Nord una sperimentazione multicentrica in doppio cieco in 395 pazienti che soffrivano della malattia di Parkinson mediamente da 8-9 anni ed erano in trattamento con levodopa. I pazienti sono stati assegnati casualmente al placebo (sostanza inerte), 20 mg di istradefillina oppure 60 mg di istradefillina per 12 settimane, in aggiunta alla levodopa. È stata ottenuta una riduzione media del tempo in OFF (periodo in cui non funziona la levodopa e ricompaiono i sintomi) pari al 7,8% con 20 mg, all'8,0% con 60 mg ed al 3,5% con il placebo. Pochi soggetti hanno sospeso il trattamento per effetti collaterali: il 3,7% con 20 mg il 10,3% con 60 mg ed il 6,5% con il placebo. Gli effetti collaterali più frequenti sono stati discinesie e nausea.
Secondo le autorità sanitarie americane (FDA) i benefici descritti sopra sono insufficienti per giustificare l'approvazione del farmaco per l'immissione in commercio ed il suo sviluppo è stato bloccato.