Il metilfenidato contro la stanchezza nella malattia di Parkinson
I risultati di uno studio di confronto con il placebo
Ricercatori canadesi hanno condotto uno studio randomizzato (con assegnazione casuale del trattamento) di confronto di 10 mg di metilfenidato tre volte al giorno con il placebo in condizioni di doppia cecità (né i medici valutatori nè i pazienti sapevano chi era stato assegnato al farmaco e chi al placebo, una sostanza inerte) in 36 pazienti affetti da malattia di Parkinson che presentavano stanchezza di entità tale da limitare la capacità di svolgere le usuali attività quotidiane. Dopo 6 settimane di trattamento il metilfenidato ha migliorato significativamente il punteggio su due scale di valutazione della stanchezza del 15-16% rispetto al 4-6% con il placebo.
Il metilfenidato è uno stimolante del sistema nervoso centrale che viene usato per il deficit dell'attenzione, la sindrome da stanchezza cronica e la narcolessia, una malattia caratterizzata da attacchi impressivi di sonno durante il giorno.