Dopamino agonisti non-ergolinici non associati a rischio cardiovascolare
I risultati della metanalisi di 27 studi
I dopamino agonisti ergolinici sono associati ad un aumentato rischio di valvulopatie cardiache. Questo è stato dimostrato da uno studio sponsorizzato dalla Fondazione Grigioni e pubblicato su una delle riviste biomediche più prestigiose a livello internazionale, la New England Journal of Medicine, nel 2007.
Sono rimasti in uso nella pratica clinica solo i dopamino agonisti non ergolinici, ovvero pramipexolo, ropinirolo e rotigotina.
Alcune osservazioni hanno suggerito che ci potesse essere un problema anche con i dopamino agonisti non-ergolinici, in particolare con pramipexolo.
È stata effettuata una metanalisi di 27 studi controllati e randomizzati (assegnazione casuale a dopamino agonista non ergolinico oppure al gruppo di controllo) e non è risultato alcun aumento, rispetto al gruppo di controllo, del rischio di scompenso cardiaco e di eventi cardiovascolari in genere. Inoltre, non era neanche aumentato il rischio di mortalità da tutte le cause.