Polifenoli del Melograno e riduzione dell’infiammazione
Come già riportato nel nostro articolo pubblicato a marzo (“Flavonoidi dietetici: composti promettenti nella riduzione dell'α-sinucleinopatia nella malattia di Parkinson”, dom. 26 marzo),
i polifenoli dimostrano avere diversi effetti benefici in generale e anche nei soggetti affetti da malattia di Parkinson.
I polifenoli infatti, con il ruolo antiossidante che esplicano, riducono la neuroinfiammazione tipica della malattia.
Negli ultimi mesi, crescente interesse è stato dimostrato per il melograno. Fino a qualche anno fa questo frutto veniva poco consumato sulle nostre tavole e anche i suoi estratti non erano molto utilizzati nei nutraceutici.
Attualmente invece in Italia la sua produzione è incrementata notevolmente, soprattutto nel centro e sud Italia, così come il suo utilizzo (+25% in 5 anni, ndr). Il melograno è stato definito un superfood, per le sue svariate azioni benefiche, soprattutto grazie ai polifenoli di cui è ricco.
Diversi test clinici sono a favore del ruolo di alcuni polifenoli nel mantenimento della funzione dei neuroni nelle malattie degenerative. Diversi studi preclinici (cioè per esempio su modelli di Alzheimer e Parkinson animali) e vari studi clinici fatti, mostrano alcune criticità riguardo innanzitutto il numero di soggetti coinvolti, la biodisponibilità nell'organismo dopo la somministrazione degli estratti di melograno e la valutazione del passaggio attraverso la barriera ematoencefalica (tra sangue e cervello). Evidenziano però generalmente una riduzione della neuro infiammazione e in molti casi una diminuzione degli aggregati di α-sinucleina (cioè dei depositi neuronali tipici della malattia). Il melograno quindi potrebbe rivelarsi un prezioso ausilio nel supporto non farmacologico al trattamento dei disturbi neurodegenerativi, per il suo ruolo antinfiammatorio.
Dal punto di vista nutrizionale, queste evidenze denotano innanzitutto la necessità di agire con una dieta quanto più possibile varia, con frutta e verdura di stagione, colorata, per poter assumere non solo vitamine e minerali, ma anche sostanze come polifenoli che agiscono direttamente sul controllo dell’infiammazione. Con la stessa idea, gli integratori proposti dai sanitari di riferimento, potrebbero agire con un ruolo protettivo.
A cura delle dr.sse Valentina Ferri, Medico Dietologo e Michela Barichella, medico Dietologo
Fonti:
Mehdi, A.; Lamiae, B.; Samira, B.; Ramchoun, M.; Abdelouahed, K.; Tamas, F.; Hicham, B. Pomegranate (Punica granatum L.) Attenuates Neuroinflammation Involved in Neurodegenerative Diseases. Foods 2022, 11, 2570.
Guerra-Vázquez CM, Martínez-Ávila M, Guajardo-Flores D, Antunes-Ricardo M. Punicic Acid and Its Role in the Prevention of Neurological Disorders: A Review. Foods. 2022 Jan 18;11(3):252. doi: 10.3390/foods11030252. PMID: 35159404; PMCID: PMC8834450