Acidi grassi essenziali e neurodegenerazione
Diversi fattori ambientali quali la dieta, lo stile di vita e l’esposizione a batteri e tossine sono tutti fattori che contribuiscono allo sviluppo di alcune malattie neurodegenerative, tra cui la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer e la sclerosi multipla.
Negli ultimi anni sono emersi numerosi studi relativi a nutrizione e neurodegenerazione, molti dei quali hanno indagato il ruolo degli acidi grassi essenziali.
Con “acidi grassi essenziali” si intende la categoria di grassi alimentari indispensabile per la nostra esistenza e con un ruolo fondamentale nella prevenzione di diverse malattie. Vengono definiti “essenziali” poiché, non essendo il nostro corpo in grado di produrli autonomamente, è necessario che vengano introdotti con la dieta.
Tra i principali acidi grassi essenziali vi sono gli Omega-3, contenuti in ottime quantità nel pesce (in particolare nel pesce azzurro, nel salmone, nel merluzzo, nella trota), nelle noci, nei semi di lino e nell’olio di pesce, e gli Omega-6, contenuti soprattutto nella frutta secca, nei semi oleosi e negli oli vegetali, in particolare quelli di mais e di girasole.
Questo studio conferma i potenziali effetti benefici degli acidi grassi essenziali Omega-3 e Omega-6 sulla neuroinfiammazione e quindi sullo sviluppo di alcune malattie neurodegenerative.
Nonostante l’importanza degli acidi grassi essenziali sia ormai evidente, sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire i meccanismi alla base dei processi di azione, in modo tale da studiare e applicare tutte le possibili strategie terapeutiche.
CONSIGLI NUTRIZIONALI:
Per introdurre la giusta quantità di acidi grassi essenziali è sufficiente seguire poche semplici regole:
- Consuma tutti giorni due o tre noci o un pugnetto di mandorle;
- Aumenta l’apporto di pesce, introducendolo 2-3 volte a settimana; alterna il più possibile tipologia e taglia;
- Condisci i tuoi alimenti a crudo con olio vegetale monoseme di qualità, alternandone le tipologie (olio di mais, di girasole, extravergine d’oliva);
- Aggiungi ad insalate e/o yogurt un cucchiaino di semi oleosi, ad esempio semi di lino, di chia, di girasole.
Qualora il consumo di questi alimenti non fosse possibile o risultasse insufficiente, è possibile valutare con il proprio medico curante una possibile supplementazione.
A cura della Dott.ssa Serena Caronni, Biologa nutrizionista, e della Dott.ssa Carlotta Bolliri, Biologa nutrizionista
FONTE: Dere Yelken H, Elci MP, Turker PF, Demirkaya S.Omega fatty acid ratios and neurodegeneration in a healthy environment. Prostaglandins Other Lipid Mediat. 2024;170:106799.