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Un nuovo intervento chirurgico per la malattia di Parkinson: la stimolazione corticale motoria

I primi risultati del gruppo di studio della Società Italiana di Neurochirurgia

E’ stata introdotta nella pratica clinica la stimolazione corticale motoria. Questo nuovo tipo di intervento consiste nella applicazione cronica di impulsi elettrici di bassa intensità e frequenza sulla corteccia motoria mediante impianto di un elettrodo collegato a un generatore a batteria dislocato nel torace. Si differenzia dalla stimolazione cerebrale profonda (DBS) per la sede dell’elettrodo che è più superficiale e non richiede la penetrazione della membrana che protegge il cervello (la dura madre). Questo fa sì che i criteri di selezione siano meno restrittivi di quelli per la stimolazione cerebrale profonda. Sono stati pubblicati i risultati ottenuti in 16 pazienti parkinsoniani sottoposti a questo intervento in Italia, di cui 15 non soddisfacevano i criteri per essere sottoposti a DBS. E’ stato ottenuto un miglioramento duraturo della sintomatologia parkinsoniana in tutti i pazienti tranne uno. Sono migliorati non solo il tremore e la rigidità, ma anche il cammino, il linguaggio, la deglutizione, le fluttuazioni motorie e le discinesie. Il dosaggio di levodopa è stato ridotto mediamente del 50%.

Pagni CA et al Acta Neurochir Suppl. 2005;93:113-119