La stimolazione cerebrale superficiale come alternativa alla stimolazione cerebrale profonda per la malattia di Parkinson
Esperienza italiana poco favorevole in 5 pazienti
Cinque pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata, non adatti alla stimolazione cerebrale profonda, anche perchè avevano più di 70 anni di età, sono stati sottoposti a stimolazione cerebrale superficiale. Sei mesi dopo l'intervento il neurologo non ha riscontrato benefici obiettivi importanti, anche se 3/5 pazienti riferivano una riduzione nel tempo in OFF e 4/5 un miglioramento del cammino e dell'equilibrio.